Manfredini assolto con formula piena: la decisione del tribunale sulla querela di Ast
Il sindacato dei giornalisti toscani aveva chiesto all'ex direttore di Italia 7 un risarcimento di 50mila euro. Tra 15 giorni le motivazioni della sentenza
Firenze, 15 aprile 2024 - Si è tenuta questa mattina presso il Tribunale di Firenze, dinanzi al giudice dottoressa Bonelli, un'udienza riguardante il leader del Movimento Centro e ex direttore di Italia 7, Fabrizio Manfredini, a seguito di una querela presentata dall'Associazione Stampa Toscana, rappresentata dal presidente Sandro Bennucci.
La querela riguardava eventi risalenti al 4 agosto 2022, quando, durante la trasmissione sportiva "Il Salotto Viola" su Italia7, Manfredini, secondo l'accusa, avrebbe pronunciato parole ritenute altamente ingiuriose nei confronti di Assostampa e del suo presidente Sandro Benucci, chiedendo un risarcimento di 50mila euro. Manfredini, difeso dagli avvocati Mattia Alfano e Francesco Samà del Foro di Firenze, ha respinto con fermezza le accuse, sostenendo che le sue dichiarazioni in trasmissione erano una critica legittima nei confronti dell'operato dell'associazione, relativa ad un particolare episodio. Alla fine dell'udienza, come da richiesta dei legali di Manfredini, il giudice ha assolto l’imputato con formula piena: perché il fatto non sussiste.
«Sono particolarmente contento per questa sentenza - dichiara Manfredini - perché dimostra la mia correttezza e la mia assoluta professionalità nel mio lavoro. Avevo cercato più volte Sandro Bennucci per un chiarimento tra colleghi ritenendo, confortato anche dal parere dei miei legali, che le accuse fossero infondate, come poi effettivamente si sono rivelate, ma purtroppo non ho mai ricevuto alcuna risposta se non una richiesta di risarcimento per 20mila euro. Personalmente credo che la libertà di stampa sia da tutelare, come è da tutelare la categoria dei giornalisti, e non c'è niente che la possa mettere in discussione, per me soprattutto che ho fatto il reporter anche di guerre, come Gaza, e terremoti, come Amatrice e L'Aquila». Tra 15 giorni le motivazioni della sentenza.