Stadio, lieto fine dopo troppi inutili teatrini ma noi di Centro lo sapevamo

Stadio, lieto fine dopo troppi inutili teatrini ma noi di Centro lo sapevamo
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di Fabrizio Manfredini

“Un viaggio ha due estremi: Il punto in cui comincia e il punto dove finisce. Se è tua intenzione far coincidere il secondo punto teorico con il reale, non cercare scuse nei mezzi (dal momento che il viaggio è uno spazio virtuale che finisce dove finisce, ci sono tanti mezzi quante possibilità che giunga al termine, cioè, i mezzi sono infiniti)”. E' una citazione di Che Guevara e, per quanto si possa discutere il rivoluzionario cubano, devo dire che per ciò che riguarda la vicenda Artemio Franchi, calza a pennello. Questo settimanale, nell'uscita numero 14 del 1/12 2023 lo aveva comunque anticipato con il titolo inprima pagina, "Lo stadio si farà”.

Bene, dopo polemiche inutili e sterili della politica negazionista (a comodo) di opposizioni a Firenze da sempre inutili, “up and down” della dirigenza della Fiorentina (apparsa un po’ troppo nervosa con Joe Barone), dopo striscioni inqualificabili e oggettivamente poco credibili (il tifoso viola è troppo più intelligente), dopo incontri anche da parte del sottoscritto con il Sindaco Nardella (tramezzini in Palazzo Vecchio) e poi susseguentemente con un dirigente della società viola (cappuccino e brioche in nota pasticceria), dove mi sono fatto portatore di una proposta molto allettante per il club gigliato, con concessione dello stadio per 99 anni con un contributo iniziale per i lavori per la parte eccedente di 50 milioni di euro, dopo incontri in prefettura di Firenze con persone che non si capisce bene con che faccia tosta si presentino alla riunione (Luca Lotti, tanto per non fare nomi) e infine dopo l'ex capitano Matteo Salvini, milanista sfegatato, del partito Salvini premier, che a Firenze si attesta al 2% forse, in viaggio premio al Viola Park con tutta la combriccola Pisana al seguito (meglio un morto incasa che…). Insomma, dopo tutto “sto simpatico casino", praticamente inutile, ma che serve per creare una sceneggiatura di un film, ecco il gran finale (non a sorpresa per noi di 007): la conferenza stampa di Nardella che mette fine a tutte le storie.

Non starò qui a riassumervi i contenuti della conferenza ben noti a tutti, ribadisco però un concetto molto importante: finalmente questa amministrazione, che per altro dal sottoscritto è stata spesso messa in discussione, a torto o a ragione, per aver parlato troppo e concluso meno, ecco, questa amministrazione finalmente si prende tutte le responsabilità di portare in fondo questa operazione che altri, oggi in opposizione, avrebbero voluto fare usando però i soldi per realizzare una parte di opere che non si potevano fare con quei soldi. La Fiorentina rimarrà a Firenze: dicemmo anche quello e io personalmente l’ho ribadito anche su altre testate giornalistiche. Mando un bacione a Matteo Renzi, Francesco Casini, Stefania Saccardi e Mimma Dardano, che per una volta si sono sentiti alleati di Matteo Salvini, Susanna Ceccardi e Francesco Torselli. La premier Meloni se ne è tirata fuori, troppo avanti per cadere nel trappolone che il centrosinistra fiorentino aveva teso. Ecco perché ho fondato Centro, perché non voglio essere come loro, ma voglio che un giorno si dica "qui rimane la chiara penetrante trasparenza della tua cara presenza, comandante. . ."

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