Protesta dei trattori, mercoledì 14 febbraio la mobilitazione annunciata da Cateno De Luca

Protesta dei trattori, mercoledì 14 febbraio la mobilitazione annunciata da Cateno De Luca
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In questi giorni sta montando la protesta dei trattori. Agricoltori e allevatori di tutta Italia stanno scendendo in piazza in diverse città italiane per protestare contro l’Europa, che con un’eccessiva burocrazia e norme sempre più stringenti sta rendendo sempre più dura la vita a un comparto che rischia davvero di subire pesanti conseguenze. Ma la protesta è anche contro il governo italiano, reo di aver introdotto nuove tasse e tagliato fondi al comparto agricolo.

Sud chiama Nord la scorsa settimana è scesa in strada in Sicilia al fianco di allevatori e agricoltori. Cateno De Luca, leader di ScN, ha anche annunciato una grande mobilitazione per il 14 febbraio, a Palermo (piazza Indipendenza, sede del Parlamento Siciliano e della Presidenza della regione). Negli ultimi giorni abbiamo letto e ascoltato dichiarazioni di sostegno al mondo agricolo da parte di tutte le forze politiche, ma in pochi ricordano però che proprio quelle forze politiche che stanno in parlamento, a Bruxelles con i propri europarlamentari hanno votato a favore dalla Pac (Politica Agricola Comune) che oggi è attaccata duramente da agricoltori e allevatori. Inoltre appare surreale ascoltare le dichiarazioni degli esponenti di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia dopo che questo governo ha fatto un taglio netto alla decontribuzione Irpef ed ha tagliato i finanziamenti ai giovani agricoltori. Questo governo sta colpendo anche i balneari, gli ambulanti... La lista è lunga.

Ma c’è da porsi una domanda: a cosa servono le promesse da campagna elettorale se una volta arrivati al governo i politici fanno l’opposto? L’esperienza di Sud chiama Nord, federata in Toscana con il Movimento Centro del leader Fabrizio Manfredini, si basa proprio sulla buona amministrazione. Cateno De Luca ha amministrato 5 comuni diversi, ed ha dimostrato con i fatti di risollevare i problemi di intere comunità. Nelle sue campagne elettorali non ha mai fatto promesse roboanti, ma la concretezza delle sue azioni politiche sono sempre state espresse dai “fatti”. Fatti concreti, questo vogliono gli italiani, questo serve al Paese.

Un imprenditore un giorno, durante un evento di Sud chiama Nord in Veneto ha lanciato una proposta che dovrebbe diventare legge: i partiti politici in campagna elettorale dovrebbero fare solo 3 promesse, 3 cose da realizzare nei primi 2 anni di governo. Se le realizzano allora vanno avanti, se invece dopo 2 anni non sono stati in grado di fare quelle 3 cose allora dovrebbero andare a casa. Una proposta molto interessante. La politica oggi ha smarrito il senso della realtà e si è trasformata in fumo. Bisogna invece dare più spazio agli amministratori, molto spesso loro hanno dovuto inventare soluzioni davanti a vere emergenze. Riflettiamoci. Facciamolo oggi che siamo alla vigilia di importanti appuntamenti elettorali, vedi le amministrative di Firenze, ma anche le elezioni europee.

Peppe Marici

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