L'editoriale

Un nuovo manifesto futurista per superare l'immobilismo della politica

L'imprenditore Niccolò Pontello, Presidente Onorario di Centro, ha scritto il primo editoriale di 007 Toscana

Un nuovo manifesto futurista per superare l'immobilismo della politica
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Osare il futuro. E’ questa la “missione” che il Movimento Centro, che edita il nuovo settimanale 007 Toscana si è dato, con l'ambizione di portare una ventata di novità nel panorama sociale e politico della Toscana. E’ evidente che sia alquanto statico, immobile, caratterizzato da annosi problemi che da decenni affliggono le nostre comunità e che, irrisolti, evidenziano drammaticamente l'incapacità delle nostre classi dirigenti, non solo di costruire, ma addirittura di immaginare un futuro di crescita e sviluppo costante per la nostra Regione. 

Staticità e immobilismo. È ciò che caratterizza la "non azione" delle nostre classi dirigenti, che indulgono quasi sempre a rivolgere lo sguardo al passato (glorioso o meno) invocato spesso a sproposito per enfatizzare scelte, e molto spesso non scelte, sempre tardive, improvvisate, mediate all'infinito tra mille interessi e quindi inefficaci o spesso anche dannose.

Per non restare sul generico basta soffermarsi brevemente su alcuni nodi cruciali, mai sciolti, che hanno ormai quasi compromesso il futuro del Capoluogo: ritardi infrastrutturali, carenza drammatica di alloggi sociali e popolari, gestione dei flussi turistici e delle problematiche ad essi connesse del tutto fuori controllo. Aeroporto di Peretola, Termovalorrizzatore, piano parcheggi, piano casa. La lista è lunga. 

Penso che tutti possano convenire sul fallimento di classi dirigenti incapaci di guardare avanti con lungimiranza, legate ad un sistema di potere consolidato e purtroppo autoreferenziale dove anche le voci discordanti alla fine tacciono quasi sempre adeguandosi. È una storia che si ripete, potreste obiettare, è vero ma la storia ci dice anche che spesso è necessario rompere gli schemi, "dare spallate”, avere il coraggio di osare strade diverse.

Nel febbraio del 1909, con la pubblicazione sul quotidiano francese "Le Figaro” del Manifesto Futurista, il mondo venne a conoscenza della nascita in Italia, a Milano, dell’omonimo Movimento che rompeva clamorosamente con la tradizione e la cultura classica, esprimendo un forte anelito di rinnovamento ed al contempo enunciando illimitata fiducia nel futuro e nelle innovazioni scientifiche e tecnologiche che esso avrebbe portato con sé. 

Fu il primo movimento del secolo che sovverti' i canoni correnti del tempo nella pittura, nella poesia, nella letteratura. Il più importante movimento d'avanguardia Italiano che “contaminò” le omologhe arti in Francia in Russia negli Stati Uniti. La vera rivoluzione che il Futurismo attuò fu quella di proporsi come una novità che si rivolgeva al popolo, aspirando quindi ad un seguito di “massa" oltre le ristrette élite di intellettuali ed artisti dell'epoca. 

L'ambizione era quella di trasformare una società, ritenuta anacronistica, in ogni settore e non solo sul piano culturale e delle arti. Al di là di improponibili paragoni o accostamenti con quei Grandi ed anche lontani da posizioni estremamente radicali come l’interventismo e la poca o nulla considerazione del ruolo femminile (ma si era agli inizi del 900 ed alla vigilia di una guerra), il Movimento Centro, di quei rivoluzionari  (tra i fiorentini Palazzeschi, Papini ed in seguito anche Soffici ed altri) aspira ad avere il coraggio e, se volete, anche la spregiudicatezza nel guardare al domani. 

Un interlocutore libero, senza gli orpelli del passato, aperto ad ogni contributo, che ambisce ad ascoltare e rappresentare le voci per troppo tempo dimenticate di cittadini, comitati, lavoratori, professionisti, imprese. Fiducioso che valga la pena provarci e mettersi in gioco, vale la pena osare il futuro. 

 

Niccolò Pontello, 70 anni, fa parte di un’importante famiglia di costruttori. Dal 1978 fino al 1985 ha diretto l’attività in Australia, ricoprendo poi la carica di consigliere delegato fino al ’95. E’ stato consigliere comunale con la DC e con AN, partiti con i quali si è candidato a Camera e Senato. E’ stato, dall ‘84 al ‘90, vice presidente della Fiorentina. È Presidente Onorario del Movimento Centro.

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