Il capogruppo di Fdi in Palazzo Vecchio: «Schmidt, candidato ideale per il centrodestra»
di Alessandro Draghi
Firenze si accinge a scegliere il successore di Dario Nardella. La scelta di un candidato sindaco si delinea la migliore per la coalizione di centrodestra e la lunga attesa ha fatto in modo di fare emergere conflitti latenti nella maggioranza di centrosinistra, che ha amministrato la città in questi ultimi decenni.
Pur avendo personalità importanti quali Jacopo Cellai e Paolo Marcheschi in Fratelli d'Italia, Marco Stella e Giovanni Galli, rispettivamente in Forza Italia e Lega, un candidato espressione della società civica, ma che abbia avuto serie esperienze di gestione della pubblica amministrazione, può essere elemento meno divisivo all'interno dei partiti alleati e capace di calamitare consenso anche in quell'elettorato che solitamente non guarda da questa parte. Non ultimo, può essere attrattivo in caso di secondo turno. In attesa che l'ex direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, sciolga la riserva, che mi auspico sia in maniera positiva, è fondamentale che Fratelli d'Italia, azionista di maggioranza del centrodestra, stili una piattaforma programmatica da poter condividere con candidato sindaco, partiti alleati e liste civiche di supporto.
Per quanto riguarda quelle che sono, secondo me, le priorità per Firenze, penso sia urgente trovare una soluzione alla fluidificazione del traffico privato, grazie anche al completamento di un anello di tangenziale che unisca Ponte all'Indiano al viadotto di Varlungo nella zona sud della città. La carenza dei taxi in stazione è causata dalla obbrobriosa mobilità in entrata e in uscita da Santa Maria Novella, che determina l'enorme allungamento dei tempi di percorrenza. E' da tempo una priorità anche l'ampliamento dell'aeroporto, con la nuova pista parallela e convergente, per ridare il sonno a trentamila abitanti di Brozzi, Quaracchi e Peretola. Come Fratelli d'Italia proporremo una modifica alla tramvia di Campo di Marte affinché non sia rovinato il viale dei Mille e in modo che il prolungamento non arrivi alla sottoutilizzata Stazione di Rovezzano. Siamo contrari, inoltre, all'hub che distruggerebbe il giardino del Guarlone, e favorevoli a proseguire con l'installazione di Parchi inclusivi, delle toilet station, delle bat box e degli alveari urbani. Nelle piazze urgono più wc chimici.
Necessaria per il rilancio dell'economia fiorentina e non solo, la sburocratizzazione delle pratiche edilizie e un'accelerazione dei tempi per la richiesta dei ponteggi, nonché delle fiere e dei mercati. Nella Firenze di domani dovranno essere agevolati i residenti in immobili accatastati in A1, che, se non presentano più le caratteristiche proprie di una casa signorile, possano effettuare il declassament. Mi impegnerò, inoltre, perché vengano attivate la consulta dell'ambiente e un tavolo permanente per gli artisti di strada. Sul piano della sicurezza, è importante continuare gli sgomberi degli edifici abusivi e la chiusura della foresteria Pertini, implementare il servizio Steward nei centri commerciali naturali e a difesa delle zone residenziali più colpite dalle effrazioni nelle auto private. E poi: creazione di un Cpr e presidio con “strade sicure” nelle zone a maggiore presenza di spacciatori, come Cascine, Scalette della Stazione e Fortezza da Basso. Lo scudo verde non dovrà escludere i residenti in Toscana, perché Firenze è il capoluogo di regione. Nella parte centrale della città si dovranno aumentare le strade in cui vige il regolamento Unesco, che impedisce l'apertura di nuovi locali di somministrazione cibo: penso a tutte le strade del “Corso”, da piazza Repubblica a piazza Beccaria.
Per una Firenze più bella uniformare lo stile dei tavolini nelle piazze fiorentine, per una Firenze più 'sociale', la creazione di un edificio che possa ospitare i padri separati, un nuovo sistema di contribuzione agli affitti, da concedere ai proprietari e non agli inquilini, basato sul reddito su cui viene calcolato l’affitto che una persona o famiglia può sostenere e la revisione del Piano strutturale ed operativo per permettere il reale sviluppo dell'edilizia residenziale sociale e convenzionata, sostenuta non solo dal pubblico, ma da enti autonomi. Per quanto riguarda la tradizione fiorentina del Calcio Storico, sono convinto che dovrà essere portato avanti il progetto di un soggetto nuovo ed autonomo che lo gestisca, o attraverso una Fondazione o un Consorzio. Nella Firenze che immagino, alcune strade pedecollinari come via Boccaccio e via della Piazzuola saranno inserite nel cammino la "via degli dei" e nel percorso per la memoria degli esuli giuliano dalmati e dei martiri delle foibe sarà creato un cippo nel Largo a loro dedicato ed una stanza museo all'interno della Nuova Sant'Orsola. Infine nella nostra città non potrà mancare un vero e proprio Museo dell'Artigianato.