Il secondo punto del programma di Sara Funaro: Il commercio e la difesa dei quartieri

Il secondo punto del programma di Sara Funaro: Il commercio e la difesa dei quartieri
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Il secondo punto del programma della candidata sindaco del centro sinistra Sara Funaro che ha presentato questa maestrina, è quello definito Area UNESCO metropolitana di Firenze, ovvero estendere a tutta l’area metropolitane le regola del centro storico contro il profilare dei magnifici, attraverso i divietò di trasferimento delle attività alimentari e di somministrazione , misura accompagnato anche. Da altre volte a garantire una maggiore tutela degli esercizi commerciali di vicinato, come il bando da un milione di euro per la riqualificazione delle attività, e a valorizzare i Centri commerciali naturali grazie al taglio della Tari e della tassa per l’occupazione del suolo.

Alta sarà l’attenzione anche rivolta verso i negozi di vicinato dove sostiene la candidata del centro sinistra : “ abbiamo definito delle misure concrete per difenderli, perché rappresentano un patrimonio inestimabile per i rioni ed i loro abitanti, e per rafforzarne le funzioni di prossimità, su cui basare anche il rilancio delle nostre comunità di quartiere nell’ottica di una città prossima»,

Bisogna rivalutare i quartieri centro e i negozi di vicinato attraverso un forte sostegno per vincere le sfide di un sistema commerciale che cambia, legandole sempre di più ai territori e alle persone»

«Lavoreremo dal primo giorno ad un tavolo permanente per la difesa del commercio con i Centri commerciali naturali, le associazioni di categoria ed i quartieri, per individuare le aree e le modalità, insieme a chi quotidianamente vive e rende vivi i nostri rioni. Vogliamo essere la prima città italiana a farlo»,

Per raggiungere questo scopi è previsto la realizzazione di un bando da un milione di euro con contributi a fondo perduto fino a 20mila euro per lo sviluppo degli spazi di quartiere e della loro riqualificazione , creando spazi atti a promuovere la socializzazione ,gli venti culturali ed altri servizi per la cittadinanza . Per chi aderisce ai Centri commerciali naturali invece si promettono incentivi economici nella misura di sgravi sulla Tari, esenzione totale dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico e sburocratizzazione delle procedure per l’organizzazione di eventi e iniziative e l’introduzione di un fondo comunale da 100.000 euro l’anno per co-finanziare queste attività.

Soddisfatte la maggiori categoria economiche del tessuto cittadino , secondo Stefano GUerri di Confcommercio : E’ un provvedimento che tende a cristallizzare la presenza di nuove imprese e a mantenere il mix merceologico della città che deve essere tutelato dall’assembramento di altre attività. Il piano non può che essere auspicato e apprezzato» «Abbiamo da anni ideato i Ccn e c'è un coordinamento cittadino con incontri frequenti per fare da sintesi. Ci sembra che i nostri suggerimenti siano ben recepiti dall’amministrazione, andiamo avanti così» Dichiara invece Marcello Mini di Confesercenti

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