Maria, una gatta dolcissima come la torta Mimosa

Maria, una gatta dolcissima come la torta Mimosa
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di Alessandra Vannini

Il mio terzo gatto si chiama Gatta Maria, degna amica di Re Mario. Fu presa piccolissima da una mia carissima amica di Fiesole, amante dei gatti molto più di me e di tutte le persone di Firenze messe insieme, aiutava tutti tutti gli animali in difficoltà.

Aveva da sistemare due gattini meravigliosi, di due cucciolate diverse, ma che erano in simbiosi. Voglio però per il momento raccontare solo delle piccina Maria: avevo da pochissimo perso la mia adorata mamma e mio babbo, che l’amava dal 1956 (era il 2018), si sentiva da solo, triste, distrutto dopo una vita passata insieme.

Io credo nel potere dei nomi. Se continui a ripetere un nome, dai ancora vita a quella persona e tieni vivo e forte l’amore e il ricordo. Così decido di prendere i due cuccioli, in particolare la piccina, decido di chiamarla come la mia amata mamma Maria, così che mio babbo potesse ripetere il suo nome tante volte. In casa l’unico nome ricorrente era sempre quello di mamma, perché si curava di tutto e di tutti. Così oso. Prendo questa meravigliosa gattina, la battezzo col nome di mamma e cerco di far accettare un animale a mio babbo, che non aveva mai avuto gatti fino all’età di quasi 80 anni.

E’ scattata la scintilla: babbo si è innamorato. Viveva per Maria e il suo fratellino, di cui poi vi racconterò. La portava sempre con sé, stavano sempre insieme (ho avuto anche il dubbio che fosse più cane che gatto). Una storia di amore meravigliosa fra i due e Maria era proprio una gatta, femmina. Orgogliosa, maestosa, a volte anche prepotente, ma meravigliosamente dolce e romantica. Insomma, la potrei abbinare alla mia torta Mimosa, torta che celebra l’appena passata Festa della donna e che celebra magistralmente anche Maria, gatta ricca di sentimenti (come la mimosa di chantilly), ricca di effervescenza (come la mimosa con il rum) e dolcissima (come la mimosa nel suo insieme).

Non è un gatto speciale perché lo dico io, lo è perché gatto Mario l’aveva eletta come sua compagna di scorribande. Andavano tutti i giorni a perlustrare le Bagnese e facevano da vedetta a casa nostra. Lei così autoritaria da tenere testa a Mario - insieme nella foto - ma anche così dolcissima da far innamorare Mario. Lei è la mimosa perfetta: ricca ma equilibrata, effervescente ma non stucchevole, bellissima solo come alcuni gatti sanno essere.

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