70 anni di Antognoni . L'inaugurazione di una mostra dedicata all'Unico 10
Di Francesco Samà
Si è svolta stamani alle 10.30 in pIazza Alberti nella Sede del Quartiere 2 di Firenze , l’inaugurazione di una mostra dedicata ai 70 anni , compiuti ieri , di Giancarlo Antognoni simbolo non solo della Fiorentina ma di tutta Firenze. Ad attendere il capitano nel Cortile di Villa Arrivabene, sede del Quartiere 2 a Firenze, c’era un nutrito gruppo di tifosi e gli sbandieratori del Comune a rendere omaggio all’Unico 10, il quale non appena arrivato non ha saputo nascondere quell’emozione che la città di Firenze è sempre stata in grado di dargli nel corso della sia carriera : “Anche se ho vinto poco sono contento di essere rimasto, ancora oggi è come se per i fiorentini giocassi ancora. Il loro affetto vale più di uno scudetto’'.
A rendere il giusto tributo ad Antognoni oltre che al padrone di casa, il Presidente del Quartiere 2 Michele Pierluigi , tutti gli esponenti delle squadre di cui ha vestito la maglia: dall’Astimacobi la sua prima squadra da professionista , a quella del Losanna ultima squadra , passando naturalmente per la nazionale, con la quale ha vinto il campionato del mondo nel 1982. C’erano compagni della Fiorentina del passato tra cui Giovanni Galli, Alessio Tendi, Moreno Roggi, c’era addirittura l’avversario degli avversari di Giancarlo e della Fiorentina negli anni 80 ovvero Sergio Brio juventino doc, che ha dato una grande lezione di sportività con la sua presenza, sottolinenando di come essere avversario in campo non significa non poter essere amici e gli ha portato i saluti di tutti i suoi compagni di nazionale campioni del mondo del 1982.
C’era anche la Fiorentina del passato recente rappresentata dal ex presidente Gino Salica, il quale ha ricordato di come Antognoni non sia solamente considerato un icona a Firenze ma in tutta Italia , ricordava infatti che una volta in trasferta Napoli , nel periodo in cui Antognoni era dirigente della Fiorentina dei Della Valle , decisero di fare una passeggiata serale fuori del’Hotel dove venivano continuamente fermati dai tifosi napoletani , a dimostrazione che l’unico 10 era ed è una bandiera nazionale.
Un grande mattinata di festa dunque dove però l’unica nota stonata è stata rappresentata da un assenza, un assenza che ha fatto rumore e non giustificata , la Fiorentina attuale, perché come diceva il grande Primo Levi : “non c’è futuro senza memoria”ed Antognoni rappresentata la memoria della Fiorentina che deve andare oltre incomprensioni e/o contrasti personali.